sabato 5 maggio 2012

Storia ed origine del Santo Rosario

Il Rosario ha quasi mille anni di storia. La tradizione, fino a qualche tempo fa, ne attribuiva la nascita a San Domenico. Oggi non c’è più tale certezza, anche se resta storicamente testimoniato che i domenicani ne sono stati i maggiori zelatori e promotori. È nel secolo XII che se ne intravede l’embrione, nel suggerimento dato ai monaci illetterati di sostituire la recita dei 150 Salmi con altrettanti Pater o Ave. Tra le preghiere ripetute, prevalse, diviso in tre cinquantine, il Rosario dell’Ave Maria (detto così perché all’inizio non c’era la seconda parte, quella che inizia con Santa Maria). nel secolo XIV il certosino Enrico di Kalcar propose la suddivisione in 15 decine, inserendo tra l’una e l’altra il Pater.
Più tardi, nel 1613, l’inserimento del Gloria avrebbe completato l’opera. Intanto, alla contemplazione insita nelle preghiere vocali, si aggiunge quella meditativa, poggiata sull’evocazione di momenti della vita di Cristo. È merito di un certosino di Colonia, Domenico di Prussia, aver proposto l’aggiunta, all’Ave Maria, di una clausola cristologica. Le clausole variavano ad ogni Ave Maria. Questo “Rosario nuovo” si diffuse grazie alle confraternite del Rosario promosse dal domenicano Alano de la Roche che, nel 1400, distinse le tre cinquantine in rapporto a tre cicli meditativi incentrati sull’Incarnazione, la Passione e la Gloria di Cristo e di Maria. È in quest’epoca il salterio mariano comincerà a chiamarsi “Rosario della Beata Vergine Maria”.
Un altro domenicano, Alberto da Castello, legò le meditazioni dei “misteri” al Pater, considerando le clausole come commenti ai 15 misteri prescelti. Era venuta così alla luce la figura attuale del Rosario che, il Papa San Pio V, con la bolla Consueverunt romani Pontifices del 1569, stabilì in forma ormai definitiva. Al Rosario, nel corso dei secoli, il vissuto di fede ha attribuito sempre grande efficacia rispetto ai pericoli che insidiano la vita. È rimasta particolarmente legata al Rosario la vittoria delle armi cristiane su quelle turche a Lepanto nel 1571. Da quel caso storico, molti interventi magisteriali hanno riproposto questa sua funzione “militante”, ma vista sempre più in termini di milizia spirituale, fino a fare del Rosario una preghiera privilegiata per la causa della pace. San Pio V, nella bolla “Salvatoris Domini”, scritta a pochi mesi dalla vittoria di Lepanto, attribuendo tale successo alla recita del Rosario, stabilì che ne venisse celebrata perpetua memoria il giorno 7 ottobre.
I Romani Pontefici nel corso dei secoli hanno tenuto il Rosario in gran conto, raccomandandolo costantemente all’attenzione e alla pratica del popolo cristiano. Il primo documento che riguarda la pia pratica del Rosario risale al 1478: è la bolla Pastor aeterni promulgata da Papa Sisto IV (1471-1484) e destinata alla Confraternita del Salterio in Colonia (Germania). Il Pontefice testimonia che la pratica chiamata Rosarium Beatae Virginis Mariae, è composta da 150 Ave Maria e da 15 Pater noster; la fedeltà a tale pratica è premiata col dono dell’indulgenza. La bolla Ea quae di Sisto IV si distingue per importanza. Indirizzata al Principe di Bretagna Francesco e alla moglie Margherita, contiene informazioni preziose per la storia del pio esercizio. Il Papa, osservando una crescente popolarità del Salterio tra i fedeli, sostiene che questo modo di pregare risale ai laici, che, nei tempi antichi, lo praticarono nelle diverse parti del mondo. Definendo la preghiera, Sisto IV menziona una serie di 150 Ave Maria e 15 Pater noster, senza però dire alcunchè circa la meditazione dei misteri.
Papa Innocenzo VIII (1484-1492) concesse delle indulgenze a tutti coloro che avessero aggiunto il nome di Gesù alla Salutazione angelica.
Infine Alessandro VI (1492-1503), Leone X (1513-1521), Adriano VI (1522-1523) e Clemente VII (1523-1534), con rispettivi interventi hanno confermato sia le confraternite del Rosario, sia la pia pratica, premiando i fedeli dediti a tale devozione con nuove indulgenze. Ricordiamo anche Papa Gregorio XIII (1572-1585) che, nel 1573, istituì la festa solenne del Rosario alla prima domenica di ottobre, inserendola nel Calendario romano generale con la bolla Monet apostolus. Pio IX (1846-1878), il Papa dell’Immacolata, invitò la Chiesa alla recita del Rosario per il buon esito del Concilio Vaticano I con la lettera Egregiis suis del 3 dicembre 1869. Da Sisto IV a Pio IX sono stati numerosi i documenti pontifici sul Rosario, ma la maggior parte di questi riguarda l’erezione di confraternite, la disciplina, i privilegi, ecc. Non sempre apportano elementi nuovi. La loro importanza risiede nel fatto che documentano una continuità di vedute da parte dei Pontefici e una fiducia nel Rosario quale mezzo ecclesiale per estirpare eresie e favorire la pace tra i principi cristiani, come si esprime ad esempio Clemente VIII.
La stagione aurea è quella che comincia con Leone XIII, detto il “Papa del Rosario”, per i numerosi documenti che dedicò a questa preghiera. Fu, la sua, una sorta di “politica del Rosario”, con esso si assicurava un “esercito di contemplativi” grande quanto tutto il popolo cristiano, unendolo in una supplica corale di fronte ai mali della società, come egli stesso indicò nell’Enciclica Supremi Apostolatus Officio del 1° settembre 1883. Fu in risposta a questo appello che il beato Bartolo Longo formulò la celebre Supplica. Anche i successivi Pontefici hanno incoraggiato il Rosario, e quasi tutti ne hanno fatto oggetto di significativi interventi.
Pio X, forse tenendo presente il cospicuo magistero del suo Predecessore, si è soffermato sul Rosario in documenti “minori”, come nella lettera apostolica Summa Deus del 27 novembre 1907, scritta in occasione del cinquantesimo delle apparizioni di Lourdes, sottolineando come tale “fatto meraviglioso” abbia accresciuto il culto verso l’Immacolata e verso il “suo santissimo Rosario”.
Benedetto XV, il Papa che per primo recitò la Supplica in Vaticano, nel documento dedicato al VII centenario della morte di san Domenico Guzman, presenta il Rosario quale rimedio e conforto nei duri momenti della prova, essendo una prece “meravigliosamente idonea a nutrire e a far sorgere in tutte le anime la carità e le virtù”. Per lui è un pio esercizio da rendere abituale ovunque, e che raccomanda caldamente, specialmente in quest’epoca così perturbata.
Pio XI, nella Ingravescentibus malis del 1937, scrive che il Rosario è vero “breviario dell’evangelo e della vita cristiana”, è un “mistico serto”, una “mistica corona” amata da tutti i cattolici, a qualunque condizione appartengano; pio esercizio che, mediante la contemplazione dei misteri di Cristo e della Madre, è sprone alla pratica delle virtù evangeliche e ravviva la speranza suprema dei beni eterni. Il Rosario è una preghiera che, mentre inculca l’amore di a Dio, insinua anche la carità verso il prossimo, che negli ultimi tempi appare illanguidita e raffreddata nel cuore di molti uomini; per cui i sacerdoti devono incentivarla tra i giovani e nelle famiglie, tra gli adulti e negli aderenti all’Azione Cattolica.
Pio XII, nella Ingruentium Malorum del 1951, sottolinea il significato del Rosario per la famiglia, sullo sfondo della crisi crescente di questa istituzione, e invita alla preghiera del Rosario, consapevole della “sua potente efficacia per ottenere l’aiuto materno della Vergine”. I misteri della redenzione, contemplati e pregati dal credente, specie dalle famiglie, mostrando i fulgidi esempi di Gesù e di Maria, aumentano lo zelo cristiano dei buoni, riaccendono la speranza della Chiesa e rammentano agli smarriti che il Signore non salva con la spada, ma col suo solo Nome. La preghiera cara alla Vergine ispira anche una profonda compassione verso il dolore che ancora attanaglia l’umanità e molti cristiani, a motivo della terribile e inumana seconda guerra mondiale, che egli in tutti i modi aveva cercato di evitare. Pio XII ha anche il merito di aver coniato, in una lettera del 1946 all’Arcivescovo di Manila, un’espressione poi divenuta ricorrente nel magistero dei suoi successori: il Rosario della Vergine può essere considerato sintesi, compendio di tutto il Vangelo.
Giovanni XXIII fece numerosi interventi perché i fedeli, mediante il pio esercizio del Rosario, dell’Angelus, della pia pratica del mese di maggio, implorino l’intercessione della Madre di Gesù, da lui costituita Celeste Patrona del Concilio per il buon esito dell’assise ecumenica. Atto non formale ed episodico, visto che influirà non poco nella redazione della mariologia del Vaticano II, icasticamente espressa nel capitolo VIII della Costituzione dogmatica Lumen Gentium. Durante il suo pontificato ha messo in rilievo la maternità universale della Vergine, anche in ordine alla Chiesa, amando in modo particolare il titolo di “Maria, Madre della Chiesa”. Al Rosario ha dedicato due significativi documenti: l’Enciclica Grata recordatio, sulla recita del Rosario per le missioni e per la pace, del 1959; e la Lettera Apostolica Il Religioso Convegno del 1961, nella quale raccomandava questa preghiera esaltandone, contro le accuse di ripetitività e di poca originalità, la contemplazione mistica, la riflessione intima, l’intenzione pia. Secondo Roncalli, il Rosario è preghiera sociale, pubblica ed universale in ordine ai bisogni ordinari e straordinari della Chiesa, delle nazioni e del mondo.
Paolo VI, nell’esortazione apostolica Marialis cultus, del 1974, ha offerto valide indicazioni per la revisione e lo sviluppo della pietà liturgica e dei pii esercizi, dell’Angelus e del Rosario in modo particolare, sottolineandone la caratura trinitaria, cristologia, pneumatologica ed ecclesiologica, l’orientamento biblico, liturgico, ecumenico ed antropologico. L’insieme di tutti questi elementi ne fa un rimarchevole esempio di sintesi dottrinale, che non solamente convoglia la dottrina già esposta in altri documenti dai Predecessori e dallo stesso Paolo VI, ma applica ad essa, sviluppandoli, anche norme e principi generali enunziati dal Vaticano II. Infatti, nell’Enciclica Mense maio, del 1965, Montini aveva già esortato i pastori ad inculcare “con ogni cura la pratica del santo Rosario, la preghiera così cara alla Vergine e tanto raccomandata dai Sommi Pontefici”, mentre nell’enciclica Christi Matri, del 1966, aveva invitato la comunità cattolica ad impetrare da Dio, mediante l’intercessione della Vergine con il suo Rosario, il dono celeste ed inestimabile della pace; concetto ripreso anche nell’esortazione apostolica Recurrens mensis october del 1969. Secondo Paolo VI, il Rosario è preghiera che propizia il gran dono della pace e rende i credenti operatori di pace, in quanto “meditando i misteri del santo Rosario, noi impareremo, sull’esempio di Maria, a diventare anime di pace, attraverso il contatto amoroso e incessante con Gesù e coi misteri della sua vita redentrice”.
Anche se non ci sono documenti in merito, la profonda e sincera pietà mariana di Papa Luciani esprime la caratteristica della incisiva sobrietà, probabilmente attinta dall’esemplare modello ispiratore: la Madre di Gesù.
Giovanni Paolo II ha voluto, fin dall’inizio del suo lungo e fecondo pontificato, esprimere il suo profondo legame con la Madonna, dedicando a lei il suo motto: Totus tuus. Numerosissimi sono i documenti a lei ispirati. Al Rosario, in particolare, è dedicata la Lettera Apostolica Rosarium Virginis Mariae, del 2002, nella quale egli ha delineato il bisogno della Chiesa di contemplare Cristo mettendosi alla scuola di Maria. Secondo le sue indicazioni, il contenuto del Rosario è il volto di Cristo contemplato con gli occhi e con il cuore di Maria. Esso si è rivelato una preghiera alla portata di tutti, ed insieme preghiera capace di far innalzare l’animo verso le vette della più alta contemplazione. La riflessione si porta poi sui contenuti: i “misteri” del Rosario, tra gioia, dolore e gloria, il Papa aggiunge l’arco dei misteri della luce. Con questo documento, pubblicato in occasione dell’inizio del 25° anno di pontificato, Giovanni Paolo II ha riproposto alla Chiesa del Terzo Millennio il Rosario come  vera scuola di preghiera, capace di portare i fedeli alla contemplazione del mistero cristiano. In modo più specifico, affermava il Santo Padre, “ciò che è veramente importante è che il Rosario sia sempre più concepito e sperimentato come itinerario contemplativo”. Tale valenza contemplativa del pio esercizio mariano rappresenta una novità coraggiosa: il Rosario si configura – come la persona di Maria – anche quale mistico pellegrinaggio del credente nella contemplazione del volto di Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo; proposta che costituisce un tema persistente e melodioso nella sinfonia della spiritualità e del magistero di Papa Wojtyla. Infatti, nella Novo Millennio Ineunte del 2001, ad esempio, uno dei cardini è proprio la contemplazione del volto di Gesù, seguendo i lineamenti tratteggiati dal vangelo e dalla sperimentata via della fede: è volto ora del Figlio del Padre celeste; ora del Figlio della Madre terrena; ora volto dolente; ora volto del Risorto. A duemila anni di distanza dall’evento dell’Incarnazione del Verbo, la Chiesa del XXI secolo nel volto di Cristo contempla il suo tesoro, la sua vera gioia. Per cui il Rosario, alla scuola di Maria donna della contemplazione, scrive convinto il Santo Padre, “costituisce un mezzo validissimo per favorire tra i fedeli l’impegno di contemplazione del mistero cristiano”.
Il 7 ottobre 2003 il mondo cattolico si è inginocchiato con Giovanni Paolo II ai piedi dell’immagine della Vergine di Pompei per implorare la pace. Dinanzi alla venerata icona mariana si sgrana un Rosario universale che risuona come alta, vibrante supplica di pace; è una giornata mariana radiosa, che corona il cammino spirituale dell’Anno del Rosario. Intorno alla maestosa facciata del Tempio di Pompei – che poco più di un secolo fa il beato Bartolo Longo (1841-1926) volle erigere proprio come monumento alla pace – il popolo dei devoti di Maria ha il volto dell’umanità peregrinante ed il cuore della Chiesa orante. Il terzo millennio con il suo fardello di drammi e di speranze, fa tappa a Pompei; sosta in quella Valle divenuta singolare ponte tra le antiche vestigia pagane e le straordinarie opere di una fede fattasi cemento di una nuova civiltà. Il 7 ottobre 2003, accanto all’icona della Madonna di Pompei c’è il Papa del Totus tuus; egli si unisce alla folla orante con la meditazione dei “suoi” misteri della luce, quasi per proiettare la luce di Cristo sui conflitti, le tensioni e i drammi dei cinque Continenti. Ogni Ave Maria, inoltre, ha il respiro di un grido dolente e la forza e l’anelito di speranza.
Il Rosario, non è solo impetrazione e proiezione della luce di Cristo sul mondo e fra gli uomini vessati da conflitti e tensioni, ma è anche straordinario compendio dell’Evangelo. L’uomo e la donna del tempo post-moderno hanno bisogno di respirare a pieni polmoni il buon profumo di Cristo per disintossicarsi, ritemprarsi ed ossigenarsi della genuina bellezza e bontà del Mistero! Nella sintassi evangelica del Regno, respirare, contemplare, assimilare, percorrere, conoscere, amare, sono verbi di “movimento”, cioè d’impegno martoriale; conducono, mediante l’opera silenziosa ed efficace dello Spirito, a Cristo, e Cristo conduce al Padre, origine, senso e meta della nostra fede. Questa sintassi evangelica è stata scrupolosamente esperita da Maria di Nazareth, vera discepola-maestra di vita cristiana.

da www.ilsantuario.it

venerdì 4 maggio 2012

I misteri luminosi meditati nel Cuore di Maria

Dio è luce, uno degli aspetti con cui Lo rappresentiamo e Lo vediamo nel nostro cuore e nel nostro immaginario è proprio la Luce. Con la Sua Parola che è Verità eterna e immutabile, il Padre ci fa conoscere attraverso il Figlio questo aspetto: 
Dal Vangelo secondo Gv 1,4-9:
4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; 5  la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta.  6 Venne un uomo mandato da Dio e il suo nome era Giovanni.  7 Egli venne come testimone per rendere  testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui.  8 Egli non era la luce, ma doveva render testimonianza alla luce.  9 Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.
e prima ancora quando alla presentazione al Tempio di Gesù da parte dei Santi genitori, il vecchio Simeone a cui Dio rivelo' che non sarebbe morto prima di aver visto il Messia tanto atteso, in mezzo agli uomini, se ne esplose di gioia nel suo nunc dimittis: "E ora lascia Signore che il Tuo servo vada in pace, secondo la Tua Parola, perchè i miei occhi hanno visto la Tua Salvezza, preparata da Te davanti a tutti i popoli, Luce per illuminare le genti e gloria del Tuo popolo Israele!"
E ancora se apriamo la Sacra Bibbia all'inizio nella Genesi, possiamo leggere che Dio si presenta così nel Fiat Creante con cui la Sua Volontà fece la Creazione: 
(Genesi 1, 1-5):
In principio Dio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Dio vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: primo giorno.
La luce quindi è prerogativa di Dio: Dio è luce e senza Dio non vi è che tenebra. 
Nel momento in cui si doveva realizzare il progetto salvifico di Dio, che era il Cristo Dio fatto uomo per l'umana redenzione e salvezza, quindi nel momento in cui la Luce doveva tornare tra gli uomini decaduti col peccato originale, ecco la creatura al Cui Cuore Dio affido' il ritorno della Luce nel mondo: Maria Ss. Con il Fiat mihi di Maria Vergine, ebbe inizio il Fiat della redenzione. Accogliendo la Divina Volontà come Vita Sua, Maria diede al mondo tenebroso la Luce per illuminare l'uomo e sottrarlo dal potere delle tenebre che da sè si era inflitto con l'uscirsene dalla Volontà di Dio.
Ecco quindi la Vergine Immacolata, che si fa Madre e portatrice della Luce, a tutti vuol dispensarLa come lampada che in Sè contiene la Luce di quella Fiamma che arde di eterno Amore per tutte le Sue creature. Maria=lampada, Gesù=luce, Amore e la Volontà di Dio Padre=olio che alimenta la Fiamma e dal cui seno emana la luce.


Gesù ti amo con la Tua Volontà, vieni Divina Volontà a pregare in me. Depongo irrevocabilmente oggi e per tutti i gg della mia vita nelle mani della Mamma Celeste, Madre della Luce, la mia umana volontà, il mio cuore e tutto l'esser mio consacrandomi alla Luce dell'Eterno Tuo Volere. Svuotandomi di me stessa vengo a gettarmi in Te e mi sperdo nei mari d'amore della Tua Volontà Divina, facendo miei tutti i tuoi tesori e tutto cio' che vi è in Te o mio Salvatore, e mano nella mano con la Regina del Cielo, vado da tutte le anime per dare a tutte e ciascuna questi infiniti tesori del Divin Volere e così rivestire ogni creatura della Tua Stessa vita, per riparare  e rifare in Te tutti gli atti compiuti dalle creature, per rendere alla Santissima Trinità tutta la Gloria, la riparazione, la lode, la benedizione, il ringraziamento a cui ha diritto e che le creature gli negano peccando. Intendo così mio amato Gesù portare dinnanzi al Trono divino tutte le anime del mondo e darvi il contento e la gioia immensa di vederle vivere della Vostra stessa Vita, impetrando per tutte grazie di conversione e di salvezza. Intendo ancora mio amato Signore farvi questo atto per tutte le creature che furono, sono e saranno, come se tutte dal principio della loro esistenza vi avessero fatto questo atto completo nel Vostro Divin Volere. Ora intreccio le mie mani alle Tue mio Gesù, e rivestendomi interamente della Tua Santissima Umanità, prego con il Tuo Cuore Sacratissimo e la Tua Voce Santa, faccio mie le Tue intenzioni e quelle della Regina Mamma, unendo le mie piccole alle vostre, chiedendovi la bontà di voler annullare e umiliare tutto cio' che in me non è Tua Volontà e non trova in Te la Sua radice. Vieni Divina Volontà a regnare in terra come in cielo, vieni presto in tutte le tue creature! Fiat!Fiat!Fiat!
1* mistero luminoso: Gesù si fa battezzare al Giordano
Pubblicamente la Luce di Gesù si disvela nel sacramento del Battesimo al Giordano. Immergendosi in quelle acque, Gesù si costituiva sacramento con cui veniva annullato il peccato originale. In questo sacramento è Gesù stesso che assumendo su di sè il peccato dell'uomo, dona in cambio il Suo Amore e quello del Padre e cioè lo Spirito Santo alla creatura, investendola dei suoi mari di luce e di amore di predilezione e lavandole la veste imbrattata per effetto del peccato originale che segna ogni uomo dalla nascita per vestirla di innocenza e di Divina Volontà.  Così come quando i genitori, avendo perduto dei figli o non avendone potuti avere, adottano un figlio e da quel momento entrando a far parte della loro stessa vita, ne diventano l'oggetto del loro amore e il centro del proprio cuore. Cio' accade al battezzato, Egli viene lavato dall'Amore di Dio grazie a Gesù che si fa carico della macchia della colpa di origine, e viene adottato nello Spirito Santo a figlio di Dio in Cristo. Ecco un altro membro vivo della famiglia di Dio che è la Chiesa, corpo mistico di Gesù che vive in Corpo, Sangue, Anima e Divinità nei Sacramenti della Chiesa Cattolica. Madre, tu sei quel corpo che ha intessuto Gesù con la Sua immacolata umanità, tu sei percio' Madre della Chiesa e in Gesù hai partorito a Dio tanti figli della luce, tanti figli della Divina Volontà, tanti figli che renderai al Padre belli e santi come prima che il peccato li deturpasse. In Gesù tu ci hai donato di nuovo la Vita Divina, ci hai permesso di chiamare ancora Dio: Abbà, Padre! Compi percio' Mamma l'opera tua, quella di intessere in ognuno di noi il Tuo Gesù, perchè il Padre ci trovi rivestiti della sua stessa vita e in noi, vedendo il Figlio Suo, ci riaccolga nel Suo seno e finalmente gioisca di vederSi nuovamente nelle Sue creaturine.
Finisca per mezzo del Tuo Cuore Immacolato e Addolorato, il lungo esilio di tristezza e di morte e trionfi la Divina Volontà in mezzo ai figli tuoi!
2* mistero luminoso: Gesù fa il miracolo alle nozze di Cana
Dio è sempre presente per chi vuole unirsi sacramentalmente in Lui, alle nozze dei suoi figli. Dalla Sua Volontà è stato istituito il Sacramento del matrimonio, vincolo indissolubile d'amore, che fa da fondamento alla vita della coppia e dell'intera umanità. Questo vincolo è sacro perchè avendo il suggello della Divina Volontà, ne porta in sè l'eterna validità e sacralità. Come nulla ha scadenza nel Divin Volere, tutti gli atti rivestiti della Divina Volontà, hanno effetti eterni ed infiniti. Un matrimonio in cui Dio ha posto la Sua Vita sacramentale, è per sempre. Così come è per sempre l'Amore sponsale che lega Padre e Figlio nello Spirito Santo in cielo, Giuseppe e Maria in terra, i consacrati e i religiosi. 
Quale infatti puo' definirsi amore divino quell'amore che dura quanto dura o che viene degradato nella sua finalità al punto di ridurlo a un contratto tra due parti? questo tipo di matrimonio è un evidente atto di povera umana volontà, che nulla ha a che fare con quello suggellato dalla Divina Volontà, nella quale gli sposi consapevolmente invitano Dio a farne parte e formarne vita. Chiunque quindi si sposa lasciando Dio fuori dalla porta, avendo contratto unione solo nella povera fallace umana volontà, ha posto già il fondamento per la rovina del suo rapporto, perchè così come la volontà Divina è per sempre se viene accolta e vissuta in interezza e purezza di cuore, allo stesso modo essendo la volontà dell'uomo frutto del tarlo dell'egoismo e della meschinità, farà il suo naturale corso di morte.
Ecco quindi il nostro Gesù alle nozze di Cana, alle quali era stato invitato con Maria Ss e i suoi discepoli. La coppia di sposi desidera che Dio sia presente e benedica l'unione. E dove Dio è presente, non manca certo la Madre. Maria si avvede che la festa potrebbe essere rovinata, perchè il vino sta per finire e volendo evitare un imbarazzo agli sposini, da Madre premurosa e preveniente qual è, chiede al figlio di intervenire. Maria si pone come strumento di mediazione tra i bisogni spirituali e materiali dei figli e la Divina Volontà. Maria chiama la Divina Volontà a intervenire, già sapendo che questa farà il suo atto d'amore certamente, poichè la Madre dispensa cio' che è in Lei, e il Divin Volere è Vita di Maria.
Si puo' dire che Gesù ha voluto espressamente che fosse visibile a noi che le grazie passano da Maria Vergine, perchè formando in Lei la Sua Vita, cio' che è desiderio di Lei viene dal Cuore di Dio, dal seno della Divina Volontà. Possiamo quindi affermare che Maria chiede e ottiene cio' che Dio già desidera nel Suo Amore e nel Suo Volere, il quale per mezzo di Lei trova pieno compimento. 
In questa gara di amore tra Dio e Maria, chi beneficia è sempre la creatura che è l'oggetto principale dell'amore dei genitori, in questo caso di Dio Padre e di Maria Ss Madre di Gesù e dell'umanità.
Maria, Madre di ogni legame sponsale contratto in Dio, suggella con il Tuo Amore materno, il Fiat divino in ogni matrimonio sacramentale e difendi questo vincolo importantissimo dalle false luci del mondo, affinchè il Divin Volere sia regnante e faccia vita in ognuno di essi.
3* mistero luminoso: Gesù predica la conversione per l'avvento del Regno di Dio in mezzo all'uomo
La luce di Gesù si manifesta come espressione della Divina Volontà, della Volontà del Padre, per ogni creatura. Cosa è venuto a fare Gesù nel mondo? Lo scopo di Dio e quindi la Volontà divina per l'uomo è quella di rifare ogni uomo deturpe per il peccato, attraverso l'umanità di Gesù. Il Padre cioè vuole che i peccatori si riscattino dalla loro sorte infelice, tornando a quella dignità di figli di Dio che era nei progenitori prima che se ne uscissero dalla Divina volontà per fare la propria di uomini. Questo riscatto avviene solo in Gesù, formando la Sua Vita sacramentale in noi, perchè è Gesù quel Figlio che riscatta nel Suo Sangue l'uomo dai suoi peccati e gli rende la primordiale divinità. L'uomo senza macchia era Dio nel senso che l'umanità avendo la Divina Volontà come vita sua, era elevato nella sua dignità, a uomo Dio, era proprio un figlio pienamente divinizzato. Se Dio non avesse voluto fare l'uomo a Sua immagine così come Cristo ci mostra, l'uomo sarebbe stato nè più nè meno un animale bipide, il quale alla maniera degli animali dotati di istinto e di sensibilità, ma non di coscienza nè di volontà, sarebbe stato mosso dai bisogni esclusivi della materialità. Avendo invece dotato l'uomo di intelletto e volontà, l'uomo è dotato di coscienza, la quale è la voce di Dio che in Lui sempre risuona per effetto dello Spirito del Creatore che è stato soffiato in Lui per elevarlo sopra tutto il creato. La coscienza consente all'uomo di discernere l'uso del suo intelletto e del suo volere, se per il bene o il male. Più Dio è tagliato fuori dalla vita del figlio, più la coscienza si riduce a un barlume, perchè in Lui lo Spirito divino è soffocato e diventa quasi impercepibile, più Dio vive nel figlio più la coscienza parla in tutta la sua forza, portandolo a fare buon uso dell'intelletto e della volontà.
L'uomo decide da se stesso in base al posto che vuole dare a Dio nella sua vita se essere più vicino all'animale o a Cristo, uomo Dio. Ma è da tener conto che mentre l'animale è così per volontà di Dio che certo non lo ha dotato del dono della coscienza, pertanto occupa un posto ordinato nella creazione, l'uomo invece materialmente è colpevole di degradarsi al livello dell'animale, perchè arricchito delle facoltà divine, e mentre l'animale fa cio' che fa rispettando il suo posto, l'uomo arriva a superarlo per bestilità con gli istinti più bassi, mossi dal suo interno putrido di fango e di connubio col peccato, facendosi colpevole dell'uso deliberatamente cattivo del suo libero arbitrio. Percio' Gesù è il Dio che si è abbassato a diventare uomo per rielevare l'uomo a  Dio. Come Gesù mostra all'uomo la Volontà Paterna? Con la parola, annunciando alle creature che Dio le ama e che non si rassegna a vedere questa nobilissima creatura che è l'uomo ridursi al volere restare fango e percio' parla dell'Amore del Padre nel vangelo, lo mostra con la sua vita e le sue opere, attestandosi in tutta la Sua Verità come Figlio di Dio, mandato nel mondo per rendere la luce all'uomo che vive di tenebra, scuote le coscienze portandovi la Sua luce, mostra all'uomo la bruttezza e gli effetti del peccato guarendo da malattia e richiamando dalla morte alla vita  i figli, libera da possessioni, ossessioni, catene e funi i cuori che satana tiene avvinghiati a sè per invidia e furore. La stessa vita di Gesù è testimonianza della Parola che il Padre Gli affida, e che Egli stesso incarna in tutto il Suo splendore, facendosi Luce e squarciando le tenebre dell'incredulità, delle idolatrie  e del peccato.
Maria, Madre della Parola, della Via, Verità e Vita,  come figli piccoli della Divina Volontà, insegnaci a fare del Vangelo il nostro pane quotidiano, perchè avendo a disposizione la Luce di Gesù, possiamo incarnarla a nostra volta e diventare noi stessi luce del mondo, facendoci testimoni del Tuo figlio, come Egli si faceva testimone dell'Amore del Padre, Il Quale dando tutta la Sua potenza al Figlio ne confermava la natura e la missione. Maria tu che sei portatrice della Parola, falla crescere in noi portandoci ad amarla ed adorarla, fai che mai ci stanchiamo di fare silenzio per ascoltare il Dio che bussa continuamente alla porta del nostro cuore. Divina Volontà mostra la tua infinita Potenza con lo spargere fino agli estremi confini della terra il Tuo Figlio fatto Parola e nutrici e alimentaci alla mensa del Tuo Figlio.
4* mistero luminoso: Gesù si trasfigura sul monte Tabor
Il monte Tabor è un luogo molto significativo. Gesù sceglie un monte per andare coi suoi discepoli a pregare. Il monte è simbolo di salita, di allontanamento dai rumori del mondo, da ogni traffico, è simbolo di solitudine e di pace interiore, è come se Gesù indicasse ai discepoli la necessità di ritagliarsi uno spazio silente dove aprire le porte del cuore e dialogare intimamente con Dio. La nostra vita è fatta di troppe cose, troppi rumori, troppe vanità, troppo superfluo. L'uomo corre, corre per lavorare, per fare la spesa, per trovare il modo di fare mille cose che per quanto utili, non sono tuttavia necessità imprescrittibili o comunque la maggior parte sono rinviabili. E' come se l'uomo si fosse saturato al punto che si sentono molte persone che ascoltando il consiglio di pregare ogni gg ti rispondono: Non ho tempo....non riesco a dire il rosario ogni gg, perchè tra lavoro e casa non ce la faccio a essere costante....la messa la domenica? Ho promesso ai miei ragazzi di portarli al mare, in montagna, in gita, in palestra, al parco.........insomma, Dio non è nella lista delle priorità!!!!! O povertà dell'uomo!!!!!
Paradosso e simbolo della povertà della volontà umana: Cio' che più necessita all'uomo è cio' che viene delegato come un dovere pesante o come rinviabile a momenti migliori.....e l'uomo si satolla di cose e rumori, perchè il bisogno di Dio non soddisfatto porta la creatura che naturalmente è vuota di amore a riempirsi di tutto quanto puo' momentaneamente colmare questa imprescindibile necessità.
Ecco allora Gesù che è sempre maestro in tutto cio' che fa, salire sul Tabor per pregare e fare strada ai discepoli verso il silenzio e la tranquillità. Ma ancora il Tabor è simbolo di ascesa, di fatti per poter camminare verso Dio bisogna desidera di uscire da se stessi e dalla mondanità della terra, per guardare in alto, in quel Cielo dove Dio ci attende tutti e che è casa preparata in Cristo per tutte le genti.
La salita è fatica, comporta lo sforzo fisico, qui lo sforzo è oltre che fisico anche spirituale, perchè è la capacità di liberarsi dai propri idoli (tutto cio' che mettiamo davanti a Dio) per andare a gettarsi nel cuore del Padre. La preghiera è proprio il mezzo con cui ascendere, aprire le dighe del cuore, lasciarne uscire tutto cio' che vi è dentro e domandare al Padre di riempirci di Lui, di aiutarci ogni gg a fare un passo in avanti nella Sua direzione, percorrendo la Via che è Gesù. Nella preghiera Dio ci fa il dono dello Spirito Santo che muove il nostro cuore nel Suo e il Suo nel nostro. Ecco quell'intimità che sfama il desiderio e il bisogno quotidiano di Dio che è proprio di ogni creatura, per effetto della sua divina natura.
Gesù sul Tabor a un certo punto si trasfigura, ossia mostra il Suo Volto in tutta la Sua Luce, perchè i discepoli abbiano ulteriore conferma della Sua missione e della Sua Figliolanza, e questa luce è talmente beata e meravigliosa che Pietro, Giacomo e Giovanni perdono il senso di ogni realtà, Dio li inonda dei suoi mari di beatitudine davanti ai quali la terra scompare e con essa tutte le realtà passeggere del mondo, gli affanni, i problemi, le corse, il tempo.....i discepoli sentono solo la gioia e la pace dello stare nella Luce divina, che viene dal Santissimo Volto di Gesù. Ecco che se ne escono con parole sconnesse: Signore è bello per noi stare qui, facciamo tre tende, una per te, una per Mosè e una per Elia. Davanti a Dio che è il solo bene di cui necessitiamo e che dobbiamo impegnarci per fare nostro, tutto il resto non serve a nulla, non vale a nulla, nè ne rimmarrà pietra su pietra.
Maria, quanti baci hai come Madre dato a quell'Adorabile Volto di Luce che era Gesù. Madre mettiamo le nostre labbra nelle tue e le nostre adorazioni nelle tue, e con il tuo amore ardente, anche noi diamo a Gesù tanti baci e carezze e andiamo a ripulire il Suo Santo Volto dagli sputi e dal fango che i peccatori gettano su di Lui, riparando in te e impetrando per tutti grazia di conversione. Tieni in noi o Madre sempre accesa la luce della fede, della speranza e della carità, perchè mai smetta di risplendere la Luce del Divino Volto su di noi! Divina Volontà, nel Tuo Volere prendiamo al volo tutti i baci di creatura, le carezze e le tenerezze delle madri verso i figli, e li deponiamo tutti sul Volto Sacratissimo di Gesù. Ottienici in cambio di ogni bacio e atto di amore riversato su di Esso, che la Luce di Gesù invada tutte le anime affinchè queste si vedano come bisognose di perdono e di conversione e così sentano il bisogno e il desiderio di ritornare a Te.
5* mistero luminoso: Gesù istituisce l'Eucaristia
L'Eucaristia è il centro della nostra fede. Da quanto amiamo l'Eucaristia, da quanto l'adoriamo e l'onoriamo, dal rispetto che nutriamo verso di Lei, siamo in grado di misurare la nostra fede! O poveri noi! Se ci guardiamo in questa luce, alla luce del tempo che dedichiamo a Gesù nel Ss Sacramento dell'altare, ci rendiamo conto di quanto il nostro amore sia poverissimo e possiamo ancor maggiormente comprendere quale sia lo stato d'animo di Gesù al vedersi abbandonato nelle Chiese da coloro i quali è venuto a beneficare e salvare e per i quali si fa carcerato d'amore! Quindi la nostra fede langue. Abbiamo bisogno di mettere l'Eucaristia al centro della nostra vita di cristiani, per permettere a Cristo di farci come Lui e di vivere la Volontà Divina. Dobbiamo seriamente adoperarci per trovare più tempo per arricchirci della grazia di stare con Dio, per lasciare che il Santissimo ci faccia più Luce, che ci renda più forti e confidenti. Da questo inizieremo davvero a poter dire: Sto imparando ad amare Gesù e Gesù mi prende per mano e farà in modo di farmi sempre più crescere in questo amore che è amore e fede nel Suo Sacro Cuore, nella Sua presenza viva e vera nell'Ostia consacrata e nei Tabernacoli delle Chiese, che è coscienza del mio Dio che è sempre lì ad attendermi ogni gg che potro' stare del tempo con Lui. Gesù nella Sua Volontà istituendo l'Eucarestia ha impedito che l'uomo restasse orfano alla Sua dipartita dopo l'Ascensione, tanta è la debolezza, la mala volontà e la fragilità umana che Gesù comprendeva essere necessario non lasciare mai la creatura senza di Sè vivente in lei, percio' nell'Eucaristia Egli si fa ogni gg compagno e cibo, e possiamo dire che ascendendo al cielo Egli parte e resta come vita dei suoi figli, resta e parte portando in sè i figli del Suo Amore e preparando la loro dimora per la vita eterna.
Maria Ss, tu sei la pasta con cui fu fatto il Pane della vita, lo Spirito Santo che in Te concepì il Cristo è quel lievito che per tutti ha formato abbondanza di cibo e di pane, solo tu con la tua adesione piena alla vita della Divina Volontà, hai fatto sì che questo lievito ci donasse Gesù, quel pane che sazia tutto e tutti all'infinito, facendosi sacramento che si rinnova ad ogni elevazione del calice e della patena da parte del sacerdote. Quel calice e quella patena contengono il Sangue e il Corpo crocifisso del Signore, e sono pegno di resurrezione per i figli e di vita eterna. Fai o Madre che in tutti i fedeli cristiani cresca questa consapevolezza del Dio vivo e vero nel Santissimo Sacramento, che aumenti la fede in Gesù Pane, che trascorriamo più tempo con Lui e che più spesso veniamo a cibarci di Lui, perchè le nostre anime cibandosi della Vita, affrettino il Regno della Divina Volontà nel mondo. 
O Divina Volontà entro nei mari infiniti dei tuoi meriti e attingendo dal Sacro Cuore di Gesù tutto l'Amore che Egli mise nell'istituire Se stesso come Vita per le anime nella Santissima Eucaristia e unendovi le adorazioni della Vergine Maria, vengo ad adorare per me e per ogni creatura che fu, è e sarà, ogni singola ostia che fu, che è e che sarà consacrata specie per quelle profanate dalle anime inique,quelle più abbandonate nelle chiese, per riparare a tutti i sacrileghi e dileggi, gli abbandoni di Gesù nei tabernacoli e alle nostre ingratitudini e dare a Gesù tutta la gioia di questo atto come se ogni creatura chiamata all'esistenza facesse questo atto completo nel Divin Volere.
Sacro Cuore Eucaristico di Gesù venga il Tuo Regno!

Come si recita il Rosario, struttura della preghiera

Come si recita il Rosario
Lo strumento necessario è la corona del Rosario


Si inizia facendosi il segno della Croce,
poi sulla Croce si recita il Credo
Sul grano successivo il Padre nostro
Sui tre grani che seguono si pregano 3 Ave Maria, rispettivamente per il dono della fede, della speranza e della carità
Sul grano dopo si recita il Gloria
In alternativa a questo schema di inizio preghiera si puo' dire:
O Dio vieni a salvarmi, Signore vieni presto in mio aiuto
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio ed ora e sempre nei secoli dei secoli, amen!
Gesù mio perdona le nostre colpe, preservaci dal Fuoco dell'inferno, porta in cielo tutte le anime, specialmente le più bisognose della Tua misericordia (preghiera di Fatima)
Dopo si inizia e si enuncia a voce il primo mistero (ad es: nel primo mistero gaudioso meditiamo l'annuncio dell'angelo Gabriele alla Ss Vergine Maria) e si recitano un Padre nostro nel primo grano, 10 Ave Maria sui successivi 10, 1 Gloria al Padre e la preghiera di Fatima
si prosegue il rosario così per tutti e cinque i misteri di quel dato gg della settimana.
Alla fine delle 5 decine, si recita il Salve Regina (che trovate più sotto) , 1 Pater, Ave e Gloria per le intenzioni del Papa e si finisce la preghiera con le litanie mariane (sempre più sotto).
Sotto, lo schema dei misteri del rosario che sono 20, raggruppati in gruppi di 5 per giorno, cosicchè il rosario quotidiano si forma di 5 decine o 50 Ave Maria.
 (Lunedì e sabato) misteri gaudiosi

1°)L'annunciazione. (L'angelo Gabriele annuncia a Maria la nascita di Gesù)
2°)La Visitazione. (Maria si reca a far visita ad Elisabetta).

3°)La nascita di Gesù. (Gesù, figlio di Dio, si fa uomo e nasce dalla Vergine Maria)

4°)La presentazione di Gesù al Tempio. (Maria presenta Gesù al tempio di Gerusalemme)

5°)Il ritrovamento di Gesù nel tempio. ( Maria e Giuseppe ritrovano Gesù nel tempio dopo una dolorosa ricerca di tre giorni).

(Martedì e venerdì) misteri dolorosi

1°)L' agonia di Gesù nell'orto degli ulivi.(Gesù prega e suda sangue nell'orto degli ulivi).

2°)La flagellazione. (Gesù è crudelmente flagellato dai soldati).

3°)La incoronazione di spine. (Gesù è incoronato di spine e insultato).

4°)Il viaggio di Gesù al Calvario. (Gesù percorre la via del Calvario portando la croce).

5°)La Crocifissione e la morte di Gesù. (Gesù è cocifisso e muore in croce).

(Giovedì ) I misteri della Luce

1°)Gesù riceve il battesimo da Giovanni nel fiume Giordano

2°)Gesù cambia l'acqua in vino durante uno sposalizio a Cana di Galilea..

3°)Gesù annuncia il regno di Dio e invita alla fede ealla conversione.

4°)Gesù si trasfigura e manifesta la sua gloria a tre discepoli.

5°)Gesù istituisce l'Eucaristia durante l'ultima cena.


(domenica, mercoledì) misteri gloriosi

1°)La risurrezione.( Gesù risorge da morte e appare agli apostili).

2°)L'Ascensione. (Gesù risorto sale al cielo e ritorna al Padre).

3°)La venuta dello Spirito Santo. (Lo Spirito Santo scende sugli apostoli e Maria nel cenacolo.

4°)L'Assunzione: (Maria è assunta in anima e corpo in cielo).

5°)L'incoronazione di Maria Vergine. (Maria nostra madre, è incoronata regina del cielo e della terra).

Alla fine del Rosario si recita Salve Regina

Salve, Regina, madre di misericordia, vita dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo, esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi. E mostraci dopo questo esilio, Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente o pia, o dolce Vergine Maria.

Seguono le litanie lauretane

Signore pietà Signore pietà

Cristo, pietà Cristo pietà

Signore, pietà Signore pietà

Cristo, ascoltaci Cristo ascoltaci

Cristo, esaudiscici Cristo esaudiscici

Padre celeste, Dio abbi pietà di noi

Figlio, redentore del mondo, Dio "

Spirito Santo, Dio "

Santa Trinità, unico Dio, "

Santa Maria prega per noi

Madre amabile prega per noi

Madre ammirabile prega per noi

Madre del buon consiglio "

Madre del creatore "

Madre del Salvatore "

Madre della Chiesa "

Vergine prudentissima "

Vergine degna di venerazione "

Vergine degna di ogni lode "

Vergine potente "

Vergine clemente "

Vergine fedele "

Specchio della santità "

Sede della sapienza "

Causa della nostra gioia "

Tempio dello Spirito "

Modello di vera pietà "

Rosa mistica "

Torre di Davide "

Torre d'avorio "

Santa madre di Dio "

Vergine delle vergini "

Madre di Cristo "

Madre della divina grazia "

Madre purissima "

Madre castissima "

Madre inviolata "

Madre senza macchia "

Splendore di grazia "

Arca dell'alleanza "

Porta del cielo "

Stella del mattino "

Salute degli infermi "

Rifugio dei peccatori "

Consolatrice degli afflitti "

Ausiliatrice dei cristiani "

Regina degli angeli "

Regina dei patriarchi "

Regina dei profeti "

Regina degli apostoli "

Regina dei martiri "

Regina dei confessori della fede "

Regina delle vergini "

Regina di tutti i santi "

Regina concepita senza macchia originale "

Regina assunta in cielo "

Regina del Santo Rosario "

Regina della pace "

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, perdonaci o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, ascoltaci o Signore

Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Prega per noi, Santa Madre di Dio. E saremo degni delle promesse di Cristo.

Preghiamo:

O Dio, che ci hai procurato i beni della salvezza eterna con la vita, morte e risurrezione di Cristo, tuo Figlio, concedi a noi che abbiamo meditato i misteri del Santo Rosario della Beata Vergine Maria, di imitare ciò che essi contengono e di raggiungere ciò che essi promettono. Per Cristo nostro Signore. Amen

Entriamo nella gioia di Dio con Maria

Le varie meditazioni che si fanno, si collocano sempre nella preghiera del rosario dopo l'enunciazione del mistero. Per la struttura del rosario visitare la categoria: Come si recita il Rosario
I misteri gaudiosi ci parlano del mistero grandioso dell'amore di Dio che per salvare l'uomo ha scelto di incarnarsi e venire Egli stesso a mostrarci la Via per ritornare nel Suo Amore di Padre e nel Suo Cuore, come figli ritrovati della Luce, che in Gesù è mostrata a tutte le genti. Questo mistero come ogni mistero della vita di Dio lo viviamo passando da Maria Ss, la Madre che Egli si è scelto perchè il progetto di salvezza del Dio incarnato in uomo fosse possibile. E' evidente come la vita di Maria sia inscindibile da quella di Dio che si è voluto far figlio suo per scendere al livello dell'uomo nella sua realtà materiale.
La meditazione dei misteri della gioia, ci da la gioia dell'evento del Dio che viene, facendosi vangelo e cioè buona novella per tutti, attraverso il Cuore stesso della Madre cui Egli affida la realizzazione di questa venuta.
1* mistero gaudioso: l'angelo Gabriele, nunzio di Dio, annuncia a Maria Ss la Volontà dell'incarnazione
L'annunciazione è l'evento fondamentale di tutti i misteri del Dio fatto uomo in Gesù Cristo, perchè è l'incontro della Volontà del Creatore con quella della creatura. Questo incontro reso impossibile alla creatura decaduta per effetto del peccato originale, con il quale manifestamente i progenitori si erano ribellati alla Volontà d'Amore e di Perfezione di Dio, uscendone di propria volontà, è tornato in Maria Ss ad essere una realtà di gioia. Maria creata senza colpa dal Padre per farne Eletta e Degna Casa del Figlio, è quella creatura perfetta da cui Dio trae tanta gioia perchè in essa vi vede lo splendore della creatura fatta a Sua immagine e somiglianza, innocente e completamente immersa nella Volontà che l'ha plasmata.
Questa gioia del Padre nel constatare la Sua Gloria nella perfezione della Sua creatura, Gli fu sottratta dal peccato dei progenitori, che resero tutta la stirpe umana deforme, piagata e alla mercè di dolore e morte.
Ecco che Dio viene Egli stesso a chiedere alla Sua perfetta creatura la sua volontà umana in cambio della Sua Paterna e all'angelo che le illustra questa Volontà d'Amore sentiamo il Fiat di Maria, quel Sì a Dio che fa gioire Terra e Cielo riparando al No di Eva con il sì della Donna dell'ubbidienza.
Maria Madre Ss, tu sei la Regina della Divina Volontà, perchè tu hai fatto col Tuo Sì un Regno d'amore Eterno nel Tuo Cuore Immacolato, e percio' solo Tu puoi aiutare anche noi a dire il nostro fiat tutti i gg alla Volontà di Dio non solo per uniformarci ad essa, ma per incarnarla nella nostra vita così come Tu hai fatto facendoti tutta di Gesù. Aiutaci o Madre a farci anche noi culle di Gesù affinchè avendoLo in noi, la Sua stessa Volontà sia imperante e inscindibile in noi e da noi.
2* mistero gaudioso: la visitazione della Vergine Maria a S.ta Elisabetta
Elisabetta, moglie di Zaccaria, sacerdote in Israele, era cugina della Madonna, ma sebbene fosse donna giusta al cospetto di Dio, tuttavia non ebbe mai la gioia di diventare madre e questa speranza si era spenta in lei dal momento che l'età non era più a favore di questo evento naturale. Ma ecco, contro ogni scienza umana la Volontà di Dio la vuole come madre del precursore di Cristo, San Giovanni Battista, e in lei il miracolo della vita torna per imperio divino a diventare realtà. Al sesto mese di gravidanza per Elisabetta, Maria che era stata informata della grazia di Dio per la cugina, si mette subito in moto e va in Giudea per aiutare la cugina e condividere con lei la grande gioia delle reciproche sante maternità. Maria che nel suo seno porta il Cristo, è prima evangelizzatrice della buona novella, del Dio che viene, e con la sua visita alla cugina santifica lei e il precursore cantando il Suo Magnificat alla Volontà di Dio per le Grandi cose che Egli realizza con il Suo Amore proprio per mezzo dei piccoli.
Mamma Celeste, noi siamo cristiani, ma la nostra malata volontà ci porta sempre a tradire noi e Cristo in noi scegliendo di fare quanto è male ai Suoi occhi, reputando noi la nostra volontà migliore della Sua e percio' cadendo miseramente in questa falla, tanto facilmente perdiamo la Grazia e la nostra unione con Lui. Regina del Vangelo, insegnaci a vivere nella Grazia con l'impegno di darti ogni gg la nostra volontà in cambio di quella del Tuo Gesù.
3* mistero gaudioso: la nascita di Gesù a Betlemme
A Betlemme piccolissimo paesino della Giudea, trova il Suo Natale il Figlio di Dio. Egli Verbo incarnato viene con la Sua Luce a squarciare le tenebre che avvolgono il mondo dell'uomo, e nella più grande povertà, nella più crudele freddezza e indifferenza, nel più grande annichilimento, Dio si fa per primo visibile ai poveri della terra, partendo dagli umilissimi e poverissimi genitori, strumenti docili e santi del Suo Amore, fino ai piccolissimi pastori, che nella povertà e nel loro servizio del gregge, sono preannuncio di cio' che il Buon Pastore verrà a realizzare nel gregge malato dell'umanità. 
Maria, tu ci hai donato Gesù col tuo Sì. Egli Luce del mondo scende nel nostro  buio pur di stare in mezzo alle sue creature e insegnar loro il vero Amore e il Volto di Dio Padre. Gesù è nato perchè questa Volontà Paterna fosse manifesta agli uomini che più non sapevano e ancor oggi non sanno farla loro per ignoranza prima e per superbia ora. Percio' Madre fa' che anche noi come te accogliamo Gesù nelle nostre vite per darLo agli altri come hai fatto tu. Donaci col Suo Amore di essere manifesto della Sua Volontà vivente nell'uomo, al modo in cui lo era Gesù per Dio Padre. Noi non siamo che uomini mamma e uomini malati e decaduti, ma se tu ci insegni a fare di Gesù il nostro tutto, possiamo in Lui ritornare a essere figli di Dio.
4* mistero gaudioso: Gesù viene presentato al Tempio
Gesù dopo quaranta gg dalla Sua nascita viene presentato al Tempio dai Santi genitori per essere offerto e consacrato a Dio Padre. I quaranta gg ricordano i quarant'anni dell'esodo degli israeliti  nel deserto per il ritorno in Israele dopo la schiavitù in Egitto. Sono quindi il simbolo del ritorno dell'uomo a Dio dopo la lontananza. In realtà Gesù era Dio, non vi era alcuna necessità che Egli si assoggettasse a questa regola, ma proprio in questo frangente Egli viene a insegnarci il valore dell'umiltà e dell'obbedienza ai comandi divini forgiandoci nell'abbraccio di quella Volontà senza la quale e al di fuori della quale, l'uomo perisce. Maria e Giuseppe umilissimi e obbedientissimi non pensarono nemmeno per un attimo a questa possibilità, anzi era loro gioia manifestare concretamente a Dio che la Sua Volontà era il loro cibo quotidiano. In più Maria proprio perchè Regina del Divin Volere in quel Suo Fiat corredentivo, consacrava a Dio Gesù offrendo in Lui il Suo stesso Cuore di figlia e di madre.
Simeone che offrì a Dio il Santo Bambino, non fece mistero a Maria di cio' che Ella in realtà già sapeva, che cioè il suo Figlio sarebbe stata quella contraddizione che avrebbe svelato il cuore degli uomini e quella spada di dolore che le avrebbe trapassato il cuore.
Con la presentazione al tempio, Maria disse quindi a Dio il suo silente secondo fiat.
Madre, il tuo amore per noi fu tale che nemmeno il tuo figlio ci risparmiasti, esattamente in piena conformità al Volere del Padre di cui tu ti alimentavi e cibavi costantemente. Per questo tuo essere perfettamente innestata nel Divin Volere, ti preghiamo di consacrare anche tutti noi al Padre per mezzo del Tuo Cuore Addolorato e Immacolato e di imprimere il Tuo Fiat nei nostri cuori di piccoli figli.
5* mistero gaudioso: Gesù viene smarrito e ritrovato al tempio di Gerusalemme intento ad ammaestrare i dottori della legge.
Il Vangelo di narra che trascorso il tempo della Pasqua, i genitori con Gesù erano di ritorno da Gerusalemme verso Nazareth dove abitavano. Accadde pero' a un certo punto che senza alcuna colpa per Giuseppe e Maria, Gesù resto' al tempio e non si mise in moto con la carovana per il ritorno. La Divina Volontà aveva disposto questo evento inatteso e doloroso per i santi genitori, al fine di preparare loro e Israele all'insegnamento del Messia. Gesù dodicenne quindi dopo 3 gg di ricerca affannosa e dolorosa di Maria e Giuseppe viene ritrovato al Tempio di Gerusalemme mentre insegna ai dottori la Volontà di Dio, facendo luce sui tanti errori con cui essi illudendosi di servire Dio in realtà servivano loro stessi e mancando ai più semplici ed elementari comandamenti dell'Amore, portavano anche il popolo ad allontanarsi dalla Volontà vera di Dio.Maria Sua Madre si trova davanti a questa scena, che le preannuncia cio' che avverrà alcuni anni più tardi quando il Messia si sarà manifestato. In questo mistero contempliamo una seconda epifania del Signore, un manifestarsi di tanta Sapienza e Verità sotto la fragile e piccola apparenza di un bambino. Maria e Giuseppe alle parole "Perchè mi cercavate, non sapevate che io debbo occuparmi delle cose del Padre Mio?" furono messi davanti a una necessità d'Amore che veniva prima di ogni legame, anche il più santo come quello della famiglia. Egli prima di essere il figlio di Maria e Giuseppe, era prima di tutto il Figlio di Dio venuto per redimere i peccatori. Maria, Madre della Sapienza, la Divina Volontà ti fu talmente compagna e maestra in tutta la vita che non ci fu mai in te un minimo segno di ribellione o di rifiuto, anche verso i fatti più misteriosi e incomprensibili. Davanti a cio' che Dio ti poneva come Sua Volontà ogni gg, Tu ne facevi tuo pane e meditavi ogni cosa nel Tuo cuore. Per questo meraviglioso connubio della tua piccola volontà umana con quella di Dio, fa' che impariamo a guardare i fatti della nostra vita quotidiana alla luce della fede, accettando con fiducia la prova che Dio permette per noi, per forgiarci come figli del Divin Volere.
amen

Nei dolori di Dio con il cuore dell'Addolorata Madre

I misteri dolorosi, sono quelli attraverso i quali, Maria ci vuol introdurre a conoscere, comprendere, realizzare cio' a cui Dio ha voluto sottoporSi pur di mostrare all'uomo fin dove si spinge il Suo Amore per lui. Maria ci mette davanti alla Passione di Gesù per farci vivere l'evidenza del nostro peccato e nel compatimento di questi dolori, desiderare di convertirci per passare da una vita di crocifissione a una vita di resurrezione. Meditare e pregare il Rosario in questi misteri, ci inizia a una più profonda consapevolezza della malizia del peccato, dell'effetto che questo ha sulle anime, al punto che Dio per non perderle offre Tutto Se stesso per riscattarle con e nel Suo Sangue e per ripulire con i suoi dolori, con i suoi meriti, con il Suo Amore le anime dei Suoi amatissimi figli. Dalla Croce Gesù ha riscattato ogni uomo dando la possibilità alla creatura di tornare alla dignità perduta per mezzo di Lui, del Suo Sacrificio incruento, del Suo Preziosissimo Sangue. Senza Gesù nessun anima avrebbe potuto più incontrare Dio, il Suo Padre e Creatore, perchè le colpe di cui essa si è rivestita in tutti i tempi dacchè l'uomo esiste, non le avrebbero permesso di stare alla Presenza del Santo dei Santi, del Giusto e del Perfetto nell'Amore. Il Padre avrebbe visto in esse solo lo squallore e tanti maligni vivere nelle sue creature fino a ricoprirle come tanti demoni.
Queste piaghe e cancrene Gesù è venuto a lavarle e toglierle nel Suo Sangue, chi comprende cio' che il Redentore è venuto a fare per l'uomo, capisce che il Padre solo vedendo le anime rivestite dei meriti del Suo Figlio, non più vede in loro le colpe, ma l'Amore che le ha lavate, il Suo stesso Gesù sofferente sulla Croce che implora pietà e perdono per i Suoi meriti. Maria con il Rosario ci porta a questa strada, a questa visione a questa consapevolezza, facendo che in noi cresca il seme della compassione per avere in odio il peccato e desiderare di rivestirci di Grazia con Gesù.
1* mistero doloroso: Gesù agonizza nell'orto del Getsemani
La sera del Giovedì Santo, precedente l'agonia di Gesù nell'orto degli ulivi, il Redentore aveva lavato i piedi ai suoi apostoli, invitandoli a comprendere che l'Amore è servire e non essere serviti, che la grandezza dell'uomo sta nell'amore che mette nella sua vita e che è dono offerto sempre e a tutti, aveva poi istituito l'eucaristia, indicando in questo il Suo desiderio e la Sua intenzione di farsi compagno di viaggio ogni gg per le creature facendosi Egli stesso cibo per le anime e per i corpi, con la Sua Presenza Viva e Reale nell'Ostia e nel Vino consacrati, il Suo Corpo e il Suo Sangue, ma anche la Sua Anima e Divinità perchè Dio è indiviso in Sè stesso formando nelle Tre Persone che Lo compongono, una Perfetta unità. Gesù volle poter essere sempre in mezzo agli uomini, anche dopo la Sua dipartita dal mondo, perchè il Signore conosceva la nostra fragilità e sapeva che senza di Lui non avremmo potuto vivere nella Grazia, percio' non volendo perdere nessuno di quanti il Padre gli aveva affidato, ha offerto nuovamente se stesso nel Santissimo Sacramento dell'Altare, per tutti i gg della vita dell'uomo.
In quella stessa sera Gesù aveva istituito il sacerdozio, per potersi dare alle creature per mano di santi suoi ministri in cui Egli avrebbe potuto farsi Pastore di anime, rialzandole dalle cadute, lavandole e purificandole, guidando il gregge dei peccatori fino alla completa guarigione e al ritorno a casa.
Ora dopo tutti questi doni, Dio veniva lasciato solo nel momento estremo della prova e del bisogno, quando chiusi i cieli dal Padre che in Lui scorgeva il peccato del mondo tenendo il Suo Giusto sdegno e il Suo corruccio, ricercato dai Giudei per essere ucciso, per mano di un traditore, che Egli aveva nutrito alla stessa Mensa con i compagni, nonostante Egli sapesse chi fosse e perchè ci fosse, tentato da satana nel modo più crudele che gli faceva vedere i peccati di ogni uomo di tutti i secoli, la sua immensa ingratitudine, il numero di quanti infischiandosene della Sua Croce si sarebbero comunque dannati, mettendoGli davanti l'inutilità dei Suoi dolori per tanti, lo Sdegno e l'abbandono del Padre Celeste, la tiepidezza e la stanchezza dei suoi prediletti che dormivano mentre Lui si preparava a soffrire per loro, mostrandoGli le infedeltà future dei cristiani e della Chiesa, di molti Suoi sacerdoti e consacrati, come tanti altri Giuda, di quanto dolore andava anche arrecando alla Madre Sua con la Sua morte, Egli si vedeva come il più abietto degli uomini, l'obbrobrio davanti al Padre, e solo la Sua Anima conobbe spasimi atroci e tali e senso di abbandono e di morte al punto di sudare sangue per superare quell'ora tremenda di buio in cui Egli veniva lasciato solo verso la morte. 
Per questi dolori più atroci ancora della stessa Croce, ti domandiamo o Madre di impedire alla nostra volontà umana di cui sei depositaria, di dimenticare quest'amarezza profonda di Gesù e di rinnovare questa mostruosa ingratitudine verso Tuo Figlio con il desiderio più vivo di fuggire il peccato e di abbracciare la Divina Volontà nella nostra vita.
2* mistero doloroso: Gesù viene flagellato alla colonna
Gesù paga sulla Sua pelle di agnello divino innocente e di perfetto uomo, tutti i peccati della carne dei suoi fratelli, tutte le ingordigie, le sensualità, i degradi e le immorali bestialità con cui l'uomo si è voluto degradare ai livelli più abietti, disgustosi persino ai demoni, tanta la depravazione è stata raggiunta per entità e qualità. Da creatura divina, innocente e perfetta, tutta piena di Volontà divina, Santissimo Spirito  e Perfezioni d'Amore, da Re della Creazione, l'uomo è diventato lo schiavo della propria umana volontà, portata a livelli talmente infimi, da essere l'unico elemento di disordine nell'intero Creato.
Mentre tutto il Creato vive nella perfezione perchè dentro la Volontà Divina che lo governa, l'uomo vive nel caos, nel disordine, nel male, nell'errore, perchè lo star fuori dalla Volontà Divina lo rende ingovernabile, brutto, sbagliato, imperfetto in ogni cosa, sempre malato. E più questa lontananza da Dio si accentua e cresce con il persistere dell'uomo nel vivere della sua malata volontà, più nel mondo manca la pace e l'ordine, l'amore e la gioia, tutti i frutti del Divin Volere.Ogni colpo di frusta è un peccato compiuto dalla creatura con quella parte del corpo e se guardiamo alla Santa Sindone, non vi è lembo di corpo di Gesù che non sia una piaga. Madre nostra, vogliamo entrare nella Volontà Divina per essere di nuovo la gioia del Padre e della Creazione, permettici o Maria, che come Regina della Divina Volontà, noi prendiamo dalle Tue mani il Tuo Figlio e con Te lo portiamo ad ogni peccatore, affinchè la vista di Gesù flagellato si imprima indelebile in ogni anima da renderle impossibile il non provare pietà per Dio e disgusto per se stessa. Regina con te vogliamo andare dal Padre e rendere queste anime così, con questi sentimenti, con lacrime di pentimento, per renderGli la Gloria del Suo Amore incorrisposto dalle creature come se tutte si fossero pentite e confessate.
3* mistero doloroso: Gesù coronato di spine
Gesù soffre sul Suo Sacro Capo tutti i dolori dei pensieri peccaminosi delle creature di ogni luogo e tempo. I peccati di pensiero sono talmente tanti che per ognuno di questi Gesù ha provato dolore dovendo in Lui riscattarli e ripararli. I peccati sono mancanze di amore e le mancanze di amore sono offese all'amore, percio' ogni peccato è mancanza e offesa a Dio che è l'Amore Stesso, come tali sono tanti atti con cui l'uomo facendo la sua volontà, esce dalla Volontà Divina mettendo in atto disubbidienze, disordine ed errore. Percio' ogni peccato è una certa quantità di virus, di male che noi abbiamo messo in circolo con la nostra volontà di uscire da Dio e non vi è peccato che non vada riparato perchè quel virus se non debellato con l'antidoto, va a crearne uno più forte. Noi l'antidoto lo abbiamo in Gesù, si chiama sacramento della penitenza, si chiama Santa Messa, si chiama preghiera, si chiama Sì alla Volontà di Dio. Madre noi vogliamo fare nostro il Tuo tesoro che è la Divina Volontà, e vogliamo portare tutti i dolori della coronazione di spine di Gesù su ogni mente di creatura affinchè ne siano purgati i pensieri e questi vengano resi al Padre puliti e santificati dalla Sua Stessa Volontà Santa.
Vogliamo moltiplicare questo atto per tutte le creature che furono, sono e saranno, come se tutte avessero fatto a Dio la stessa offerta, per far sì che la Divina Volontà trovi per Suo mezzo la Sua vita pensante in tutte le creature, dando a Dio la Gloria e la Gioia di vedere Sè stesso in tutti i suoi figli.
4* mistero doloroso: Gesù sale il Calvario portando la Croce
Gesù sale la via dolorosa, una via fatta di sassi, di inciampi, di fatica, di ostacoli carico di tutto il bagaglio del peccato umano. Dal fondo Egli sale il monte Calvario, verso il Trono che si è scelto, il Trono della Sua Misericordia, il Suo Trono Glorioso, quello che più di tutti narra il Suo Essere Amore.
E' lo stesso percorso a cui ogni uomo è chiamato. Simbolicamente, la Via che conduce a Dio è per l'uomo fatta di dolore, e questo dolore è la spogliazione di sè stesso, del suo volere e del suo male, per risalire verso la Sua Regalità, la Sua figliolanza divina. Gesù fa questo percorso per l'uomo e accetta di caricarsi della nostra debolezza per darci in cambio la Sua Forza. Gli inciampi sulla Via verso la Croce, sono i peccati, i cedimenti alla nostra volontà, i desideri e tutti gli attaccamenti che fanno cadere, che rendono deboli, fragili, malati. Gesù si rialza per ogni caduta ed è lì a dire: so che sei peccatore, conosco il male che alberga in te, se non ti amassi non qui a soffrire al posto tuo, e se Io ho voluto precederti per darti coraggio e l'esempio, anche tu guardando me puoi farcela. Per quanto tu sia brutto, malato e pieno di fango di peccato, il mio amore è più forte e non si arrende, percio' mi rialzo e ti perdono perchè ti voglio guarito e salvato. Percio' non ti demoralizzare se cadi, è la tua natura, ma sii più forte e nutriti della mia Volontà, così che reso forte da Lei, io stesso ti conduco e ti faccio più leggero il cammino. Non ti risparmio le croci, perchè senza di queste non potrei spogliarti e farti simile a me e tu vivresti per te stesso senza volgerti a me e così te ne staresti ancora fuori di Me, facendo con la tua volontà cio' che ti opprime e ti da' la morte. Sali con me il calvario passo passo, con fiducia, vedi io mi rialzo...non ti lascio, nè mai lo faro'...solo tu col volere la tua volontà e col rifiutare la croce decidi di lasciare me...non io figlio, ma tu, tu sempre mi lasci....vieni e seguimi...
5* mistero doloroso: Gesù muore sulla Croce
Gesù lascia che l'uomo Lo crocifigga, rende vano con questo atto il pensiero della grandezza umana. Cio' che per l'uomo è grande e che lo induce nella colpa è agli occhi di Dio stoltezza e povertà. Dio sa che i tesori degli uomini sono tutti idoli e tutti mali per l'anima, percio' sulla Croce Gesù in se stesso crocifigge tutti questi falsi tesori e tutti i peccati dell'uomo, quegli atti con cui l'umana volontà si da' e si infligge da se stessa i peccati. L'uomo ha peccato nel pensiero, Gesù lo ha espiato, l'uomo ha peccato con la carne, Gesù ha espiato, l'uomo ha peccato con la bocca, Gesù ha espiato e si è fatto mancare tutte le licenze del gusto e delle vane parole praticando sobrietà e silenzio e facendosi abbeverare di fiele sulla Croce. L'uomo ha peccato più di tutto col Cuore, che è la sede dove fornicano gli idoli e si alimentano le fami e si prepara il terreno per nuovi peccati, Gesù ha espiato facendosi trapassare con la lancia il costato e lavando queste sozzure e lordure del cuore umano malato di propria volontà, con il Suo Sangue e l'Acqua che ne sono sgorgati. L'uomo ho odiato e Gesù ha rimediato col perdono, l'uomo ha mancato di fede e Gesù si è abbandonato al Divin Volere fino alla morte, l'uomo si è rivestito di ogni ricchezza arrivando a calpestare, uccidere, mentire, derubare, ingannare, Egli si è spogliato di tutto. L'uomo ha peccato volendo morire da impenitente anche all'estremo momento della morte e Gesù ha riparato la volontà di dannarsi con il Suo affidare lo Spirito nelle mani del Padre. E morendo della morte più ignominiosa, nel più completo abbandono e tra le ingratitudini e le bestemmie, Egli invece non dà conto del male che riceve e affida a Sua Madre i figli Suoi e ai figli Suoi affida la Madre. Madre noi siamo i tesorieri di un bene grande. Abbiamo Gesù sempre pronto per noi, sempre presente, solo che lo desideriamo, e abbiamo Te, come nostra mediatrice, come compagna, come Mamma e che mamma! Celeste tesoriera a te invece siamo affidati noi, poveri cenci che Dio vuole di nuovo vestire a festa, dandoci in veste la Sua Grazia e in cibo Se stesso. Fa' che ogni singolo gg non passi senza che noi alziamo lo sguardo verso la Croce, ringraziando Gesù per il Suo dono e chiedendo perdono per i nostri peccati.Incidi la Croce o Madre nei nostri cuori e nelle nostre vite, insegnandoci ad amarla come la Scala che conduce a Casa.
Per Mariam ad Jesum et per Crucem ad Lucem!

giovedì 3 maggio 2012

Con Maria nella Gloria di Dio

I misteri della gloria ci introducono nella Grandiosità Divina, nella Maestà e nella Bellezza di Dio, più ancora ci mostrano la Potenza Divina. 
Dio lo sappiamo è increato, è Colui che da sempre è perchè è la Vita stessa. E' un Essere Supremo, Onnipotente, Onnipresente, Onnisciente. Come Essere Onnipotente, niente puo' esistere se la Sua Volontà non lo vuole, e questa Volontà è imperante, perchè puo' tutto. Come essere Onnipresente, Egli è dovunque, sia a livello temporale che spaziale. E' eterno quindi sempre presente, perchè l'eternità per Dio è un essere continuo quindi un presente sempre in essere, ed è in ogni luogo, perchè Egli riempie tutto cio' che esiste dal momento che questo è frutto della Sua Volontà e delle Sue Mani. E' talmente grande questo concetto per l'uomo perchè davanti  al Creatore egli è  limitato sia nel tempo che nello spazio. La vita terrena dell'uomo è come una miliardesima particella dell'eternità divina, pertanto dura come uno sbattere di ciglia, e anche il luogo del suo vivere è limitato alla sua natura di piccola creatura. Dio è Glorioso perchè in Lui tutto é, tutto viene ad essere, tutto vive, tutto dipende, tutto puo'. Per entrare in questa Gloria che prima del peccato originale condividevamo insieme al nostro Creatore, perchè immersi completamente nel Divin Volere in un atto continuamente generatore di vita, Gesù ha dovuto scendere dal Seno Paterno in cui da sempre Era ed E', per ridisegnare la via perduta peccando, quella strada che ci fa gloriosi perchè Figli della Gloria stessa che è Dio.
Il peccato sottrae Gloria a Dio, non perchè Egli abbia bisogno della gloria umana, ma perchè l'uomo essendo una creatura perfetta del Creatore avrebbe dovuto vivere eternamente nella Gloria divina, rendendo a Dio con la perfezione del Suo Creare altra Gloria. Il peccato ci fa diversi e lontani da Dio e percio' nessuna Gloria puo' essere riservata a coloro che non sono figli. La nostra gloria sta proprio nell'essere rivestiti di Dio, della Sua Grazia, del Suo Amore, della Sua Purezza e Innocenza, della Sua umiltà, della Sua Verità, di essere creature a Sua immagine e somiglianza, pertanto è comprensibile come l'uomo peccando si sia imbruttito, svilito, sgraziato, e abbia perso l'eredità della Gloria. Questa eredità ci è acquistata per mezzo di Gesù Cristo, che facendoci morire a noi stessi, alla nostra volontà e quindi al nostro peccato, ci fa risorgere nuovamente nella Gloria dell'essere veri Figli di Dio.
Maria ci introduce in questa prospettiva e promessa riservata a coloro che nel Figlio Suo diventano alter christi, spogliandosi delle umane glorie, bugiarde, fallaci, corrotte, temporanee per rivestirsi della gloria celeste e cioè delle stesse qualità del Padre Celeste, veritiere, bellissime, luminose, sante, pure ed eterne.Maria nel Tuo Figlio rivestici di Gloria per la Vita eterna.
1* mistero glorioso: Gesù risorge dalla morte
Dopo aver riscattato l'uomo dalla schiavitù del peccato offrendosi in sacrificio sulla Croce, Gesù mostra all'uomo quanto sia limitato lo sguardo delle sue umane convinzioni, tutte sballate, quando in esse non vi è più la vita della Divina Volontà. I senza Dio vedono nei potenti del mondo le colonne cui appoggiarsi e affidarsi per vivere nella gloria e nel rispetto umano, che dà certezza di benessere e senso di protezione dalle sventure. Pero' sanno che la morte esiste e arriva anche per loro e nella morte vedono la fine di tutto, pertanto vivendo con questa convizione, si arrabattano per fare incetta dei tesori umani e di ogni privilegio, finchè c'è tempo a disposizione. Questi uomini vivono quindi soggetti al corpo e ammazzano in loro lo Spirito che Dio vi ha soffiato col dargli la vita. Non vi è da stupirsi quindi se la morte in Croce di Gesù che si era manifestato come Messia e Salvatore del mondo, era considerata stoltezza, debolezza e manifestazione di abbandono da parte di Dio. Come poteva dirsi un RE, Figlio di Dio, Colui che si fa uccidere sulla Croce? Non avevano compreso la natura della Regalità di Cristo che a differenza di quella umana, veniva proprio per svelare l'inganno che l'uomo aveva costruito per se stesso staccandosi da Dio con l'uscita dalla Sua Volontà. Gesù pero' per Volontà del Padre veniva per far conoscere il Regno nuovo, il Regno dell'Amore che l'uomo non conosceva più, reso cieco dal peccato. Quindi la Sua Resurrezione è stata la Vittoria della Volontà di Dio sulla volontà malata dell'uomo, disposto ad annientare Dio pur di farsi dio di se stesso. E' stata la Vittoria della Vita sulla Morte, della Luce sulla Tenebra, della Sapienza sull'Ignoranza, dell'Umiltà sulla Superbia, dell'Amore sull'Odio, della Carità sull'Egoismo, della Gloria sulla Vergogna, della Verità sulla Menzogna, dell'Eternità di Dio sulla temporaneità della vita carnale dell'uomo, dell'Onnipotenza di Dio sulla Miseria e sulla Fragilità umana, della Misericordia sul Giudizio.
Madre Cristo è morto per far risorgere me nel Suo Volere affinchè in me ci fosse sempre la Sua Vita Eterna operante, ed è risorto per me per farmi morire alla fragilità e alla bruttezza della mia umana volontà. Fai che seguendo Te, troviamo Gesù e che dopo averLo trovato, per mezzo tuo, siamo in grado di convertirci ogni gg nel Suo Volere, risorgendo dalla morte che ci siamo inflitti uscendo da Esso.
2* mistero glorioso: Gesù ascende al cielo
Il Figlio di Dio Glorioso nella Sua Essenza di Figlio dell'Amore, della Vita, della Gioia, della Luce, della Volontà divina, della Misericordia, dopo aver messo in campo tutti questi aspetti della Sua natura fino alla morte di croce, risorge e poi ascende al Cielo, per ritornare nella Gloria da cui era venuto.
Egli dopo aver istituito l'Eucaristia per stare con noi tutti i gg della nostra vita terrena e farsi maestro, compagno, custode, cibo e amico vigile nel viaggio verso il Padre, risale all'abbraccio eterno col Padre, da cui si era momentaneamente separato per amore alla creatura, ma non è un ritorno inerte, ma un ritorno che prepara tutti i futuri ritorni dei figli al Cielo. Infatti Gesù ascende al Suo Trono di Primogenito di tutti i Figli di Dio, dopo aver compiuto tutta la Volontà del Padre, quella Volontà per servire la quale Egli si era incarnato. Ma dall'alto della Sua Gloria Egli prepara la Sua Chiesa con il dono dello Spirito Santo, quell'amore eternamente vivente tra Lui e il Padre e per il quale tutti viviamo e che santifica le anime rivestendole della grazia. Gesù manifesta quindi cio' che è per tutti stato preparato fin dalla fondazione del mondo, e che Egli è venuto a riacquistarci dopo il nostro peccato, quel Regno che in Cristo diventa ora accessibile nuovamente alla creatura e che gli permette di ritornare ad abbracciare il Padre.
Madre, aiutaci a far dimorare in noi Cristo, perchè avendo Lui nella nostra vita, abbiamo anche il Padre e lo Spirito Santo e in noi torni la gioia perduta. Per questo Madre, fa' che svestendoci della nostra volontà e rivestendoci del Divin Volere, anche noi possiamo risalire gloriosi quella via che Cristo ci ha preparato con la Sua passione dolorosa e con la morte di Croce.
3* mistero glorioso: Il Padre e Gesù donano il Paraclito agli apostoli riuniti con Maria nel cenacolo in preghiera.
La pentecoste è un evento bellissimo, Gesù ha vinto la morte e dopo essere tornato nel seno del Padre, ha fondato la Chiesa nascente proprio con il dono dello Spirito Santo, cioè il Suo Spirito d'amore vivente e operante, sotto la guida e con la mediazione della Madre di essa: Maria Ss. Maria non poteva non essere presente perchè Ella è la Sposa dello Spirito e laddove si chiama lo Spirito, là giunge anche Maria, come la più fedele e presente delle spose. Così come non poteva discendere lo Spirito senza che vi fosse la Sposa eletta ad attenderLo e riceverLo per tutti. Maria Lo riceve e come madre Lo dispensa a questa sua famiglia che ne viene santificata, purificata, resa santa proprio dallo Spirito di Dio che in essa vi vive. Con l'azione dello Spirito Santo, Dio battezza la Chiesa, la rende pronta e feconda per annunciare la Sua Volontà a tutte le genti nel mondo, perchè la notizia del Cristo Salvatore sia per ognuno possibilità di reincontro con Dio e di salvezza per la sua anima. Lo Spirito Santo ci porta i doni di Dio e tutti i lumi per abbracciare la Volontà di Dio nella nostra vita e viverla. 
Dopo la discesa dello Spirito Santo, gli apostoli divengono forti, capaci laddove sono fortemente limitati, vengono rivestiti di una forza spirituale e intellettuale prodigiosa, parlano lingue diverse di ogni popolo, sono capaci di scuotere le coscienze con la forza della presenza di Dio che per loro mezzo opera e porta luce. Non è possibile pertanto prescindere dallo Spirito Santo per fare opere degne di Dio perchè dove non vi è spirito santo, vi è spirito di mondo che sporca anche gli atti umani più nobili.
Maria, sposa eterna dello Spirito Santo, aiutaci a chiamarlo ogni gg nelle nostre opere quotidiane, affinchè ogni nostra azione sia ammantata di amore divino e sia testimonianza della Volontà divina sull'uomo: che amiamo Dio sopra ogni cosa per poterci amare come Lui ci ha amati e continua ad amarci.
4* mistero glorioso: Maria Ss viene assunta in cielo anima e corpo
Che stupore e che incanto quando sentiamo parlare di dormitio Mariae. Sì perchè parlare di morte per Maria è parlare in realtà di qualcosa che fu più un addormentarsi sul seno di Dio da parte di Sua Madre, Colei che tutta piena di Divina Volontà, aveva in Sè la pienezza della presenza Divina. Percio' non si puo' parlare di morte vera e propria per Maria, di fatti, la morte entro' nella vita dell'uomo come conseguenza diretta del peccato. In Maria questa conseguenza non poteva esservi, poichè Ella fu la senza macchia, la tutta pura, la tutta santa, la tutta Immacolata. Non solo per questo Maria non doveva nè poteva conoscere la realtà bruttissima della morte, ma avendo il lei abbracciato pienamente la vita del Redentore e la Sua Croce facendola sua, tanto da essere Corredentrice col Figlio del mondo, meritava di partecipare pienamente della Gloria di Dio per i meriti infiniti del suo fiat redentivo. Non dobbiamo mai dimenticare, e qui lo specifichiamo bene per coloro i quali si rifiutano di amare Maria, col pretesto assurdo di fare torto a Dio, che Gesù è potuto venire a salvarci perchè il fiat mihi di Maria ce lo ha permesso e ottenuto. Il Corpo di Maria in nessun modo poteva conoscere la corruzione di un sepolcro, sarebbe stato ingiustizia da parte di Dio, poichè Egli ha assimilato a Sè nella missione del Suo la madre, sia dandole parte nella croce, sia dandole il giusto posto nella gloria.Come Gesù è primizia nella vita dei risorti, Maria lo è nella vita dei puri, dei figli del Divin Volere. Così come non si puo' mettere un sole dentro il buio di una tomba poichè lo annienta, allo stesso modo il sole del Divin Volere che è vita e contrassegno di Maria e di quanti pienamente dicono il loro Fiat, non puo' che risplendere immediatamente nella Gloria. Maria era incorrotta spiritualmente dal momento del suo concepimento e avendo fatto della Sua volontà umana uno straccio buono solo ad essere calpestato, fu sempre pienamente innestata e partecipata della Volontà divina che in Lei operava pienamente ed interamente per quanto fosse possibile ad umana creatura. Anche il corpo della Vergine si era fatto dono nella sua integrità e purità al Signore per poterne essere madre degna, nè poteva altresì conoscere uomo Colei che avrebbe portato in Sè il Santo dei Santi. Maria fu sempre tutta e pienamente di Dio in corpo e anima e così lo fu al momento della sua dipartita, quando finalmente la Vergine chiuse gli occhi alla miseria e alla fatica umana, alla tenebra del mondo, per potersi risvegliare nell'abbraccio del Suo Figlio, nell'abbraccio di quella Trinità adorata di cui fu serva umilissima e fedele, Figlia, Madre e Sposa.
Madre, è bellissimo contemplarti nella tua grandezza. Tu sei stata grande e lo sei per l'eternità perchè da te non è mai partito alcun no a Dio, ma la tua vita è stata intessuta di tanti e tanti Sì. Percio' noi gioiamo per la Tua Santissima Assunzione al Cielo in anima e corpo e questo ci porta maggiormente a volerti seguire, imitare, ascoltare, pregare, guardare come a quella stella che sorge al mattino per indicarci la presenza del Sole della Divina Volontà che rischiara e ammanta di luce e calore ogni figlio che lo accoglie e lo fa suo. Questo Sole madre a cui tu ci conduci, bruci le sterpaglie della nostra volontà umana e infiammi per sempre i nostri cuori di vita divina.
5* mistero glorioso: Maria Ss viene incoronata Regina in Cielo nella Gloria, dalla Santissima Trinità.
Il Cielo è festante, angeli e santi, vergini e martiri, si portano incontro alla Madre che entra nella Gloria di Dio, Gloria di essere Figlia del Divin Volere, Figlia della Croce, Madre dei dolori. Maria viene accolta da Gesù al Suo ingresso nei Cieli, il Figlio con orgoglio e con amore, presenta agli angeli la loro Regina, ai Vergini la loro Regina, ai Martiri la loro Regina, agli umili la loro Regina, ai Santi tutti la loro Regina.
Eccelsa Maria, su tutti. In lei non una virtù particolare ne formava beltà, ma ogni virtù perchè queste gemme preziose, questi diamanti erano tutti segni distintivi del Divin Volere che in Lei ne facevano corona e ne intessevano la veste immacolata. Il profumo di Maria chi puo' dirlo? tutti i soavi profumi divini erano il Lei aroma d'anima, dobbiamo pensare che per ogni virtù pienamente formata in Maria con l'annichilimento della propria umana volontà, un profumo meraviglioso ne fosse associato. Percio' la Regina entrava già nel Suo Regno, vittoriosa in Dio Suo Signore, con la veste così monda e così adorna che Lei stessa giunse già vestita a festa. Dio si riservo' la gioia di porre sul suo capo la Corona come glorificazione della Sua Sposa dinnanzi alla Gloria del Cielo e come premio all'amore fedelissimo della creatura, che rese a Dio possibile il ritorno a quella gioia di vedere Se stesso vivente in lei, come prima del peccato originale. Quale tributo di gioia, di gloria e di onore Dio riservo' alla Sua Maria! E come i Cieli adorarono la Madonna per la Sua bellezza! La sua presenza formava un dolce incanto a tutto il celeste paradiso tanto che tutti i comprensori se ne beavano! E stupore degli stupori, tutti udivano la Regina del Cielo dire alla Trinità Santa: "Mio Dio, non sono degna!"....o quale capolavoro Dio fece in Maria, con Maria e per Maria! La Regina dopo essere incoronata nella gioia festante dei Cieli, fu portata dal Cristo Glorioso a sedersi alla Destra. Dio riservo' per Giustizia a Maria lo stesso trattamento che fece a Gesù, perchè così come la chiamo' accomunandola al Figlio nel dolore più atroce, così le riservo' la Gloria di sedere a fianco del Figlio che amo' più di se stessa servendolo in umiltà e fiducia e per il quale fece del Suo Cuore Immacolato Altare di Sacrificio.
Se Gesù ci redense col Suo Sangue sulla Croce, Maria ci corredense col martirio del Suo Cuore materno.
Madre io godo nel vederti Regina, la Gloria dei tuoi dolori ti fa corona, l'annullamento della tua volontà umana ti fa scettro, l'amore del Tuo cuore ti fa Specchio di misericordia, la purezza della tua anima e del tuo corpo ti fanno fulgida e splendida più della Luna, le tue virtù ti fanno il profumo del Paradiso, le tue preghiere così meritorie e sante ti fanno Onnipotente mediatrice. La Tua Grazia ti fa ornamento alla veste celeste....O chi puo' descrivere come è bella la Madre di Dio e nostra? Regina, tu sei la nostra mamma e come alla più bella e santa delle madri ti chiediamo il tuo ausilio, il tuo aiuto, affinchè da te presi per mano il Divin Volere diventi nostro desiderio e nostra vita, facendo di noi i tuoi figli. Regina della Divina Volontà vieni a regnare nei nostri cuori, noi ti consegniamo la nostra volontà perchè tu faccia regnare in noi il Dio che vuole abitarci, per essere con Lui un cuore solo e un'anima sola come Gesù lo è col Padre Celeste...Regina, il tuo fiat si incida nel nostro fiat per farci come te, creature tutte di Dio!
Fiat!